Il Distretto scolastico è uno degli organi collegiali creati con il decreto n.416 del 1974.

A differenza degli altri organi collegiali della scuola il Distretto è un organismo a sé stante, avulso da qualsiasi struttura amministrativa. Il decreto 416 lo definisce come comprensorio scolastico di ambito territorialmente comprendente una popolazione non superiore a 100.000 abitanti.

Il Distretto scolastico ha una duplice finalità:

1. ( momento partecipativo - gestionale ): realizzare la partecipazione democratica delle comunità e delle forze locali alla vita e alla gestione della scuola;

2. ( momento operativo - programmatorio ): operare per il potenziamento, la razionalizzazione e lo sviluppo delle Istituzioni scolastiche ed educative e delle attività connesse per la loro realizzazione, con l’obiettivo del pieno esercizio del diritto allo studio, della crescita culturale e civile della comunità locale e del migliore funzionamento dei servizi scolastici.

L’attività programmatoria concerne le varie attività para - extra - interscolastiche, l’orientamento scolastico e professionale, l’assistenza scolastica ed educativa, i servizi di medicina scolastica, l’attività culturale e sportiva per gli alunni.

L’attività operativa riguarda l’orientamento scolastico.

Per la realizzazione di tali finalità il Distretto scolastico si avvale di Organi propri (Il Consiglio Scolastico Distrettuale - Il Presidente - La Giunta Esecutiva) e gestisce fondi assegnati per il suo funzionamento amministrativo.

Il Consiglio Scolastico Distrettuale è un organo in gran parte elettivo composto da rappresentanti delle diverse componenti del mondo scolastico e della società civile (dirigenti scolastici, docenti, genitori di alunni e alunni sia delle scuole statali che di quelle non statali, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria).

Gli attuali Consigli Scolastici Distrettuali (eletti nel 1996), normalmente di durata triennale, sono ancora in carica in quanto prorogati nelle loro funzioni (fino alle elezioni dei nuovi organi) dal D.L. n. 233 del 30 giugno 1999 che ha riformato gli organi collegiali territoriali della scuola.

In attesa che vengano definiti i nuovi ambiti territoriali (compito assegnato alle regioni) di quelli che la citata legge 233 denomina Consigli Scolastici Locali (e che vengano indette le elezioni dei nuovi Organi) i Consigli Scolastici Distrettuali in carica continuano ad operare

L’ambito territoriale del Distretto Scolastico n. 1 coincide con il territorio del comune di Barletta ed ha, nel corrente anno scolastico 2000/2001, una popolazione di 17.098 alunni, di cui 15.255 di scuole statali e di 1.843 di scuole non statali.

Per quanto riguarda quello che, come si è già detto, rappresenta il campo di intervento più qualificante dei Distretti e cioè l’Orientamento scolastico, questo Distretto ha promosso quest’anno il Progetto Dedalo, percorso di formazione per i docenti delle scuole medie di I e II grado.

Un dato ormai ampiamente acquisito sul tema dell’orientamento scolastico nella scuola di base è rappresentato dalla consapevolezza, sempre più profonda e diffusa, che aiutare un alunno ad operare delle

scelte di tipo formativo e professionale non può più rappresentare una funzione relegata ad una figura o ad una determinata disciplina, ma necessita di azioni educative e didattiche ampie, globali, diffuse.

Tali considerazioni hanno indotto a ritenere che non esiste azione orientativa efficace che non parta da una sensibilità e responsabilità della figura docente come orientatore dell’adolescente, convinti che solo una attenzione di tipo psicologico, pedagogico e sociale nei confronti dei processi maturativi dello stesso, può metterlo in grado di operare scelte in linea con le proprie capacità ed interessi all’interno di un processo di vita più ampio.

Il Progetto ha interessato i docenti coordinatori delle classi III della scuola media di 1° grado e del biennio delle scuole medie di 2° grado e i docenti funzioni obiettivo nell’ambito dell’orientamento e della continuità della scuola media di 1° e 2° grado.

Il Progetto ha puntato la propria attenzione:

1. sulla conoscenza psicologica dell’alunno nel particolare arco di crescita preadoloscenziale e adolescenziale ;
2. sull’analisi delle dinamiche relazionali implicate nel contesto istituzionale e sulla valenza affettiva del vissuto scolastico;
3. sulla consapevolezza dello stile relazionale adottato in classe dal singolo docente;
4. sulla acquisizione di tecniche di gestione e di animazione del gruppo - classe secondo lo stile delle metodologie utilizzate nelle esperienze di dinamica di gruppo;
5. sulla capacità di strutturare percorsi orientativi finalizzati a potenziare nell’alunno capacità di scelta nel pieno rispetto delle sue attitudini e interessi;
6. sulla possibilità di strutturare esperienze di continuità didattica in ambito orientativo fra scuole medie di I e II grado.

dott. Luigi TERRONE