Considerazioni e proposte

     
 

  Hobby " anche il bollo ... sballa "

Messages

Motorshow

Iniziative shock

MaggioGiovani

Allacciati alla vita

Simulazione sinistro

Prove di guida sicura

Spot televisivi scioccanti

 

 

 

 

I dati relativi agli incidenti stradali in Italia  devono farci riflettere. 

Il mancato rispetto delle norme della circolazione previste dal Codice della Strada, l’imprudenza, l’uso di sostanze stupefacenti e di alcool, il non ottimale stato di manutenzione delle strade, la sfida alle regole come espressione di libertà, il non sistematico insegnamento dell’Educazione Stradale nelle Scuole, il mancato incremento degli organici della Polizia Stradale, la regolamentazione degli orari di apertura e chiusura delle discoteche ecc., non sono sufficienti a giustificare questa carneficina.

C’è evidentemente qualche ragione che va ben al di là di tutte queste pur valide cause.
A nostro parere essa va ricercata nella a tutt’oggi mancata visibilità sociale intorno a questo drammatico problema.

brevi.gif (171858 byte)

Il fenomeno degli incidenti stradali non provoca emozioni, risentimenti o sdegni pubblici, viene spesso relegato nella cronaca quotidiana fra le notizie "BREVI"; tutt’al più i mezzi di comunicazione se ne interessano insistentemente solo durante i mesi estivi provocando momentanee reazioni emotive collettive. 

Il dramma rimane un "affare privato" che interessa solo gli affetti di chi lo subisce.

Questo progetto, frutto di un lungo lavoro che ha visto impegnati "sul campo" tanti giovani, in fattiva collaborazione con le Forze dell’Ordine e numerose altre meritevoli Associazioni, nel tentativo di far prendere piena coscienza non solo ai giovani, ma a tutti noi adulti, della sacralità della vita, la propria e quella degli altri, vuol rappresentare non solo una umile proposta operativa, ma anche desidera suggerire alcune possibili strategie "alternative" come quelle qui elencate frutto di una attenta e minuziosa ricerca.

Proponendole, ci auguriamo che, con la loro drammaticità, riescano a superare quella barriera di indifferenza che dimora in ognuno di noi e che, finalmente, possano raggiungere il nostro "cuore"; infatti, solo attraverso la consapevolezza che stiamo salvando la nostra vita, cioè solo se incominciamo tutti ad aver timore di morire in un sinistro stradale e a renderci conto che il veicolo è solo e soltanto un semplice mezzo di trasporto, possiamo far raggiungere al problema quella giusta e doverosa visibilità per debellarlo, sebbene non del tutto, almeno in grande percentuale.

Fino a circa venti anni fa la percentuale di persone infortunate o decedute per incauto uso di "fili elettrici" (folgorazione) era abbastanza elevata; oggi essa è notevolmente diminuita sia perché si sono nel tempo messe in atto le cosiddette "protezioni passive" (normative internazionali più severe come la Legge 46/90, intensa campagna pubblicitaria di sensibilizzazione, installazione in ogni abitazione di dispositivi salvavita, ecc.) e sia perché anche l’uomo comune ha preso coscienza che l’energia elettrica può facilmente uccidere e che bisogna "trattarla" con rispetto, timore, paura; ecco, quando questa presa di coscienza riguarderà anche il mezzo di trasporto, sicuramente le stragi si ridurranno.

Leggendo qua e là

  • Troppi agenti per le partite di calcio: è scandaloso impiegare 1.800  fra Agenti e Carabinieri per una partita di calcio (Fiorentina - Roma) e soltanto 11.000 Agenti per controllare i 320.000 km di strade italiane dove ogni anno muoiono per incidenti 7.000 persone.

  • Nel 2003, sulle auto FIAT, saranno montate le prime cinture di sicurezza gonfiabili. Subito dopo arriveranno gli airbag per proteggere le ginocchia.

  • Invenzione nell'ambito di Ig Students: l'ITC "Giannone" di Candela (FG) ha ideato un ingegnoso sistema di avviso luminoso per l'auto; una lampadina si accende quando il guidatore non indossa la cintura di sicurezza. Lo stesso sistema fa spegnere il motore del veicolo fino a quando l'automobilsta distratto non provvede a mettersi in regola.

  • Dal nuovo codice della strada approvato dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati: per i giovani non maggiorenni conducenti di motorino è previsto il conseguimento di un certificato di idoneità alla guida che avverrà mediante corsi di educazione stradale organizzati nella Scuola dell'obbligo. 

  • Come già avviene negli altri Paesi dell'Unione Europea, eliminare dalle strade extraurbane i cartelloni pubblicitari poiché distolgono l'attenzione  dalla guida.

  • Nei resoconti giornalistici e nei servizi televisivi e nel linguaggio comune, evitare di usare le frasi  del tipo "Sulla strada ... vi è stato un incidente stradale causato dalla nebbia,    ...   dalla  fitta pioggia,   ...  dall'intenso traffico"; invece, a volte non sarebbe più opportuno riferire che le vere cause del sinistro sono "Che uno stupido ha colpevolmente provocato l'incidente  poiché  non ha usato la cautela che la circostanza richiedeva   ...   ha pigiato troppo  il piede sull'acceleratore   ...  non ha rispettato le distanze di sicurezza   ...   si è messo alla guida in stato di ebbrezza  ...   ha allontanato la mano dal volante per usare il telefonino o  per dare un bacetto   ...  "?

In definitiva la colpa non sempre è da attribuire ai cosiddetti fattori esterni, ma è all'uomo ed ai suoi comportamenti.

  • Proposta dell'assessore al traffico del Comune di Martina Franca (Ba): destinare parte dei fondi derivanti dalle multe alla prevenzione, ad esempio come contributo alle famiglie per l'acquisto di caschi.

  • " Con una intensa campagna dei mass media si è riusciti a convincere molti motociclisti all'uso del casco. Altrettanto però non viene fatto per obbligare gli automobilisti all'uso delle cinture di sicurezza. Mi domando come mai ci sia in materia tanto lassismo da parte di tutti. Forse affinché le società assicuratrici ne traggano vantaggio per negare i dovuti rimborsi?"

  • Beppe Grillo
    Per concludere con l'elogio dell'inutilità delle cinture di sicurezza e degli airbag: in alternativa proporrei un sensore applicato al motore che impedisce di superare i 60 km/h e un punzone all'altezza del cuore; così, alla prima frenata violenta chi va forte andrebbe diritto all'obitorio. E con un motto: "il mondo si può cambiare da domani mattina. Bisogna crederci".

  • TV Spagnola
    Durante i programmi d'intrattenimento vengono inseriti consigli per la sicurezza stradale. Per scoraggiare chi crede di avere sempre tutto sotto controllo anche a 200 km/h, si mostra, ad esempio, con l'aiuto di manichini cosa succede in un impatto: è impressionante. Se lo facessero anche le TV italiane, qualcuno si attaccherebbe al buon gusto pur di dissentire.

  • Cassazione
    Anche le autostrade sono responsabili in caso di incidenti causati da incolonnamento. Non basta far confluire pattuglie Polstrada, occorre segnalare con congruo anticipo e mezzi idonei il blocco.

... e chi più ne ha, più ne metta!