Art.125

( Validità della patente di guida )

 1.  Le patenti di guida delle categorie C e D sono valide, rispettivamente, anche per la guida dei veicoli per i quali è richiesta della categoria B e per quella per i quali è richiesta la patente delle categorie B e C.
 

 2.  La patente di guida delle categorie A,B, C e D speciali rilasciata a mutilati o minorati fisici è valida soltanto per la guida dei veicoli aventi le caratteristiche in essa indicate e risultanti dalla carta di circolazione.
 

 3.  Chiunque, munito di patente di categoria B,C o D, guida un autoveicolo per il quale è richiesta una patente di categoria diversa da quella delle patente di cui è in possesso, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di somma da euro centotrentuno a euro cinquecentoventiquattro.
 

 4.  Parimenti chiunque munito di patente speciale delle categorie A,B,C e D, guida un veicolo diverso da quello indicato è specialmente adottato in relazione alla sua mutilazione o minorazione, ovvero munito di patente speciale delle categorie A e B quale mutilato o minorato fisico, guida un autoveicolo o motoveicolo di tipo diverso, o per la guida è prevista una patente di categoria diversa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro sessantacinque a euro duecentosessantadue.
 

 5.  Dalle violazioni di cui ai commi 3 e 4 consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a sei mesi, secondo le norme del Capo Ι, Sezione II, del Titolo VΙ.
 

 
 

Art.126

( Durata e conferma della validità della patente di guida)

 1.  Le patenti di guida delle categorie A e B sono valide per anni dici; qualora siano rilasciate o confermate a chi ha superato il cinquantesimo anno di età sono valide per cinque anni, e a chi ha superato il settantesimo anno di età sono valide per tre anni.
 

 2.  La patente speciale di guida è delle categorie A e B rilasciata a mutilati e minorati fisici e a quella della categoria C sono valide per cinque anni, e per tre anni a partire dal settantesimo anno di età. La patente della categoria D è valida per cinque anni.
 

 3.  Il ministro dei trasporti, con propri decreti può stabilire termini di validità più ridotti per determinate categorie di patenti anche in relazione all’uso cui sono destinati i veicoli condotti, all’età dei conducenti o ai loro requisiti fisici e psichici determinando altresì in quali casi debba addivenirsi alla sostituzione della patente.
 

 4.  L’accertamento dei requisiti previsti dall’articolo 119, comma 1 per la guida dei motoveicoli e degli autoveicoli di cui all’articolo 116 comma 8, deve essere effettuato ogni cinque anni e comunque in occasione della conferma di validità della patente di guida. Detto accertamento deve effettuarsi con cadenza biennale nei confronti di coloro che abbiano superato i sessantacinque anni di età ed abbiano titolo a guidare autocarri di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, autotreni ed autoarticolati, adibiti al trasporto di cose, la cui massa complessiva a pieno carico non sia superiore a 20 t, e macchine operatrici.
 

 4-bis.  Per i soggetti affetti da diabete trattati con insulina gli accertamenti di cui all’articolo 119, comma 4, lettera d-bis ), sono effettuati ogni anno, salvo i periodi più brevi indicati sul certificato di idoneità .
 

 5.  La validità della patente è confermata dal competente ufficio centrale della Direzione generale della M.C.T.C., che trasmette per posta al titolare della patente di guida un tagliando di convalida da opporre sulla medesima patente di guida. A tal fine gli uffici da cui dipendono i sanitari indicati nell’art. 119, comma 2, sono tenuti a trasmettere al suddetto ufficio della Direzione generale M.C.T.C., nel termine di cinque giorni decorrente dalla data di effettuazione della visita medica, ogni certificato medico dal quale risulti che il titolare è in possesso dei requisiti fisici e psichici prescritti alla conferma della validità. Analogamente procedono le commissioni di cui all’art. 119, comma 4, nonché i competenti uffici del ministero dei trasporti nei casi di cui all’art. 119, comma 5. Non possono essere sottoposti alla visita medica i conducenti che non mostrano previa esibizione delle ricevute, di aver effettuato dei versamenti in conto corrente postale e gli importi dovuti alla conferma di validità della patente di guida. Il personale sanitario che effettua la visita è responsabile in solido dell’omesso pagamento. La ricevuta andrà conservata dal titolare della patente per il periodo di validità.
 

 6.  L’autorità sanitaria, nel caso che dagli accertamenti di cui al comma 5, rilevi che siano venute a mancare le condizioni per la conferma di validità della patente, comunica al prefetto del luogo di residenza  e al competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. l’esito dell’accertamento stesso per i provvedimenti di cui gli articoli 129, comma 2, e 130.
 

 7.  Chiunque guida con patente la cui validità, sia scaduta è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma193 da euro centotrentuno a euro centoventiquattro. Alla violazione conseguono le sanzioni amministrative accessorie del ritiro della patente e del fermo del veicolo per un periodo di due mesi. In caso di reiterazione delle violazioni, e in luogo del fermo amministrativo, consegue la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo.